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“DIPLOMA PER TUTTI”: UN PROGETTO DIVENTATO REALTA’

diploma per tutti_ diplomati okL’idea: mettere insieme una classe per permettere a quanti non avevano potuto finire il percorso scolastico di diplomarsi.

Il tutto pensato e progettato nello spirito della Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani e sostenuto economicamente dalla Carpigiani, che si sarebbe occupata di pagare le rette di iscrizione e i libri di testo e avrebbe fornito i locali.
L’obiettivo: far diplomare, nel giro di due anni, i dipendenti di Carpigiani senza attestato di scuola media superiore come periti meccanici specializzati in meccatronica.

Dall’idea originaria al traguardo del “diploma per tutti” sono passati circa cinque anni, – racconta Roberto Morisi, HR Manager di Carpigiani e anima del progetto – i primi approcci con le istituzioni scolastiche risalgono alla fine del 2010, poi finalmente la scuola ha risposto, in particolar modo l’Istituto Tecnico Industriale Statale Ettore Majorana di San Lazzaro di Savena (Bologna), che ha messo a disposizione i suoi insegnanti per portare una sua classe “dentro” la fabbrica. Delle 50 persone potenzialmente coinvolgibili hanno risposto alla ‘chiamata’ in 30. Gli ammessi nel settembre 2013 sono stati 22, di cui 18 hanno portato a compimento il percorso e 13 si sono diplomati a giugno 2015.
Al di là dell’importanza di ottenere un diploma per arricchire il proprio curriculum e reimpiegarsi qualora si perdesse il posto di lavoro – continua Morisi -, questo progetto ha fatto emergere il valore di educare le persone a una competenza vincente nella vita come in azienda: l’imparare a imparare. Da sottolineare, le ricadute positive sul clima aziendale. Queste persone hanno percepito l’impegno dell’azienda nei loro confronti e ripagato con un’attenzione maggiore al proprio lavoro. Vi sono poi stati effetti benefici per l’intero territorio: la classe è stata allargata anche a non dipendenti, alcuni dei quali, terminati gli studi, sono stati assunti (in quella logica di responsabilità sociale d’impresa che è parte fondante della nostra carta dei valori).
Concedeteci un piccolo excursus storico.
Era il 1960. Il nostro Paese stava vivendo i primi anni del boom economico e la televisione in bianco e nero cominciava a entrare nelle case degli italiani. Con la complicità di alcuni produttori RAI nasceva il programma televisivo “Non è mai troppo tardi”, all’interno del quale un giovane pedagogo, il maestro Manzi, insegnava a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l’età scolare, ma che non ne erano ancora in grado.
Qualche decennio più tardi, era il 2008, all’indomani di una riorganizzazione aziendale che –complice la crisi– aveva visto la Carpigiani costretta a chiudere uno stabilimento e a ricollocare gran parte delle persone. Un momento difficile per Roberto Morisi, che spiega: “dovetti rendermi conto di non fare abbastanza per le nostre persone, soprattutto quelle senza diploma, per le quali il percorso di outplacement fu dei più sofferti. In quell’occasione pensai che se ce l’aveva fatta il maestro Manzi a convincere la RAI a dargli fiducia nell’arduo compito di alfabetizzare il Paese, chi ero io per non riuscire nell’impresa di aiutare i miei dipendenti guadagnandomi il committment dell’intero top management?”
Il motto “non è mai troppo tardi” ha dunque agito da spinta alla Carpigiani per dare vita al progetto “Diploma per Tutti”.

Congratulazioni a tutti i diplomati!